Miskigliamoci: innovare le tradizioni nei paesi della Piccola Italia

Miskigliamoci: innovare le tradizioni nei paesi della Piccola Italia

L’innovazione delle tradizioni è un tema scottante e non è mai semplice affrontarlo poiché si vanno a toccare elementi che sono strettamente legati all’identità di un luogo o popolazione.

D’altro canto, come Impresa Sociale impegnata nella valorizzazione di territori e comunità, riteniamo che periodicamente possa essere utile analizzare determinate pratiche tradizionali ed immaginare insieme alle comunità locali modi per ravvivarle attraverso nuovi innesti, o almeno creare dei contesti che possano servire agli abitanti di un paese a porsi delle domande rispetto all’evoluzione tecnologica e sociale e chiedersi se sia possibile ad esempio rendere più accessibile e inclusiva un’iniziativa.

Il carnevale di Teana e la figura della donna 

E’ partendo da questi presupposti che insieme alla fashion designer e docente di moda Damiana Spoto abbiamo organizzato nel Paese di Teana il laboratorio “Miskiglio Lab – Carnevale ad Arte”. 

Un laboratorio organizzato nell’ambito del Festival Miskigliamoci (curato da Netural Coop) che ha visto la partecipazione di moltissime persone del paese e dalle zone limitrofe (risultato mai scontato e davvero significativo) e che ben racconta il nostro approccio per innovare la tradizione. 

Essendo il Carnevale di Teana (evento più importante e famoso del paese) una rappresentazione solitamente interpretata da persone di sesso maschile (anche l’unica maschera femminile è indossata da uomini), fin da subito ci è sembrato interessante immaginare un modo per renderlo più inclusivo o dare più risalto alle figure femminili presenti.

Così abbiamo ideato un laboratorio per spingere la comunità locale a riflettere su questo tema, sensibilizzandola sulle varie forme dell’inclusione e suggerendo alcune opzioni su cui lavorare per lanciare questo evento nel futuro, ad esempio la realizzazione di una nuova maschera rappresentante un inedito personaggio femminile. 

L’importanza del dialogo aperto con la comunità

In questa fase è cruciale instaurare un dialogo aperto con il territorio, affinché il processo possa proseguire in modo genuino alimentato dalle visioni e idee di chi lo vive ogni giorno.

Dopo aver analizzando meticolosamente il carnevale e le sue maschere, Damiana Spoto ha quindi incontrato gli abitanti di Teana e parlato con loro per trovare una soluzione che potesse inserirsi in modo armonico nell’allegoria dell’Urs. 

Dai primi incontri con gli abitanti è emerso che la realizzazione di una vera e propria maschera femminile avrebbe snaturato troppo l’essenza del carnevale locale, e partendo dalla ciclicità della vita espressa nelle sue maschere tipiche, e dalla farina di miskiglio tipica della zona, si è scelto di lavorare alla realizzazione di due elementi innovativi alternativi:

GLI ANELLI DI TEANA, simbolo per eccellenza della ciclicità, ai quali la comunità locale potrà ispirarsi per creare gioielli, dolci, taralli, monili, e con cui ricreare la catena che cinge la figura dell’URS. 

LA MASCHERA DELL’AMMISK, simbolo di imprescindibile coesistenza delle molteplici sfaccettature dell’essenza umana. Questa nuova maschera è il compendio di molte maschere protagoniste del carnevale di Teana, tra cui la figura femminile rivestirà il ruolo più importante poiché è la donna che genera la vita, quindi la speranza. 

Un primo passo concreto verso l’innovazione di una tradizione non facile da toccare grazie all’ascolto della comunità allo studio della cultura locale e al coinvolgimento di una designer d’eccezione.